In questo post esploriamo il mercato dei procacciatori immobiliari, che nella sola Londra è cresciuto esponenzialmente dal 2009 al 2012, registrando una crescita media del 10% annuo. Oltre alla capitale inglese anche in altre città Europee come Parigi o Barcellona, e nelle aree più rinomate per l’acquisto di seconde case come la Costa Azzurra o la Toscana i procacciatori si candidano a diventare una figura sempre più comune nel processo di acquisto di un immobile di prestigio.
Derek Harper / Flickr
Abbiamo chiesto ad uno dei procacciatori immobiliari di Londra , tra quelli che utilizzano il sito Te Atrium, di descrivere come il ruolo si è evoluto negli ultimi anni, nel corso dei quali il mercato è divenuto via via più sofisticato:
“Solo 2 – 3 anni fa il mio lavoro consisteva principalmente nell’aiutare il cliente nel corso della negoziazione per fargli ottenere il maggiore sconto possibile sul prezzo dell’immobile, un’attività nella quale ho un’esperienza decennale. Oggi il supporto richiesto è a 360 gradi, anche se poi varia da caso a caso. Alle volte si tratta principalmente di trovare e acquisire l’immobile giusto; poichè la competizione per assicurarsi le case migliori di Londra è cresciuta sempre più, alle volte anche un vantaggio di alcune ore può fare la differenza…”
Assumere un procacciatore immobiliare significa poterne utilizzare il vasto network di contatti e l’esperienza sul territorio:
“Abbiamo ottime relazioni con gli agenti immobiliari del posto; loro sanno come lavoriamo e ci dedicano del tempo perchè rappresentiamo acquirenti seriamente interessati ad acquistare un immobile di lusso. Di conseguenza siamo spesso i primi a vedere le nuove case disponibili, prima ancora che esse siano messe sul mercato, a tal punto che spesso nei nostri video si può vedere la persona che prende le misure dell’immobile prima di creare la scheda tecnica prima della commercializzazione.”
Altre volte i “property finders” sono in grado di evitare che il cliente commetta un grave errore di valutazione:
“Qualche tempo fa abbiamo lavorato su una richiesta per un immobile di pregio situato nell’area nord di Londra (ndr Hampstead); il cliente ci chiedeva di acquistare un appartamento in un palazzo suddiviso in tre unità. Nel corso della nostra prima visita l’immobile ci sembrava essere prezzato correttamente per cui comprendevamo come ci fosse un elevato interesse al suo acquisto”.
“L’agente di vendita aveva fissato 26 visite in soli 3 giorni ed ottenuto 4 offerte, per cui la parte venditrice aveva deciso di procedere con le offerte in busta chiusa. La mattina dell’ultimo giorno utile per presentare un’offerta, a sorpresa, l’agente di vendita inviò per la prima volta, una email con il dettaglio dei lavori di ristrutturazione necessari. Sapevamo dall’inizio che il costo di eventuali lavori sarebbe stato a carico dell’acquirente e dei proprietari degli altri appartamenti poichè non era previsto nessun fondo di ammortamento. Alla luce di questa nuova informazione il prezzo dell’immobile non sembrava più buono come inizialmente ipotizzato anche perchè i necessari lavori di ristrutturazione sembravano essere piuttosto significativi per il prezzo quotato”.
“Quella mattina il nostro perito (che è anche un ingegnere strutturista) condusse quella che noi chiamiamo una “perizia pre-offerta” per scoprire che il prezzo dei lavori era inadeguato e chiunque avesse acquistato l’immobile avrebbe dovuto pagare un importo molto più alto. Chiedemmo allora all’agente di vendita una copia del preventivo ma scoprimmo che non esisteva alcun preventivo ufficiale effettuato da una terza parte. Gli importi erano stati semplicemente stimati dal venditore, che per giunta era un avvocato, non certo un costruttore o un ingegnere. A quel punto ritirammo la nostra offerta immediatamente e venimmo poi a sapere che l’appartamento è stato venduto un 10% al di sopra del suo effettivo valore di mercato, considerando i lavori necessari”.
Qual’è il profilo tipico di un procacciatore immobiliare? Al fine di lanciare una piattaforma internazionale per la divisione delle commissioni, Te Atrium ha raccolto un numero di informazioni demografiche sui property finders e sulla loro clientela. È emerso che i procacciatori sono generalmente basati dove la maggior parte dei loro clienti vive oppure dove le proprietà di prestigio che essi aiutano a trovare sono situate. I procacciatori conoscono i loro clienti piuttosto bene e si tengono in contatto con loro regolarmente, sempre più tramite l’utilizzo dei social media; la loro clientela, all’interno della quale figurano spesso celebrità internazionali, ha un alta mobilità e poco tempo disponibile. Gran parte dei property finders servono meno di 10 clienti l’anno e circa il 40% delle volte i loro clienti acquistano al di fuori della loro area di lavoro principale.
David Burrows / Shutterstock
È consigliabile che prima di acquistare un immobile di prestigio l’acquirente consideri attentamente i pro e i contro di assumere un procacciatore immobiliare; crediamo che scegliere un property finder possa essere una mossa giusta a patto che l’agente abbia l’esperienza, il network e l’abilità di ascoltare le richieste del proprio cliente. Il property scouting team di Te Atrium mette regolarmente in contatto i nostri clienti con i migliori procacciatori immobiliari in Europa.
Hai mai utilizzato un property finder per acquistare un immobile? Il procacciatore è riuscito a trovare l’immobile che volevi al giusto prezzo, evitando che tu commettessi errori? Condividi la tua esperienza utilizzando la sezione dei commenti in basso.
Questo articolo, inizialmente pubblicato il 14 Agosto 2012, è stato aggiornato il 20 Dicembre 2012.
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